Tacchi

Sono grata per i Tacchi.


Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato passano in maniera piatta raso terra e poi arriva la domenica, il giorno in cui posso innalzarmi dalla quotidianità settimanale con delle scarpe con un tacco vero.
Originariamente il tacco fu utilizzato dagli egizi per scopi cerimoniali, dai greci e romani per indicare distinzione sociale, dai cavalieri persiani del 2 secolo d.C per trovare stabilità sulle staffe quando in guerra. Oggi il tacco si usa soprattutto per avere maggiore 'visibilità', a volte a scapito proprio della stabilità e della funzionalità. "L’inclinazione prodotta da un tacco con altezza superiore ai 6 centimetri aumenta con il diminuire dell’altezza dell’individuo e l’aumento dell’altezza dell’appoggio sotto il calcagno". Spicciolamente, i tacchi più alti sono, più male fanno. Lo sappiamo.
Ma guardiamo masochisticamente agli aspetti positivi della situazione: una donna sui tacchi è una bellissima e poetica metafora dell'uomo alla continua ricerca dell'equilibrio perfetto. E poi ammettiamolo, le donne sanno benissimo cosa significa indossare una scarpa con il tacco: stare a 6,8,10,12 cm da terra ci fa sentire veramente più belle, si sta all'erta proprio come un animale in cerca della preda, si è più consapevoli di se stesse per evitare di slogarsi una caviglia, si guarda il mondo dall'alto del nostro orgoglio e autostima acquisiti tramite un pezzo di cartone rivestito di pelle. Sui tacchi tutto diventa più rosa antico, più rosso femminino, più vertiginosamente scivoloso. Ma soprattutto si è all'improvviso pronte per dominare tutte le strade del mondo. Tutte, meno quelle con i sampietrini.



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Una formula scientifica per sapere qual è il tacco perfetto per te: http://www.aps.org/publications/apsnews/200407/zero-gravity.cfm 


Fonte immagine: Tacco al contrario, collezione 2008 del magnifico MJ http://www.marcjacobs.com/

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Meet The Author

Volevo fare la scienziata. Questo blog è il mio esperimento scientifico di durata annuale per dimostrare che la gratitudine è la ricetta mastercheffiana per raggiungere la felicità. Seguitemi. Ve ne sarò 365 volte grata.

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