Settimana Enigmistica

Sono grata per la Settimana Enigmistica.



« τί ἐστιν ὃ μίαν ἔχον φωνὴν τετράπουν καὶ δίπουν καὶ τρίπουν γίνεται;»« Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, tripede e bipede?»

La mia iniziazione alle parole crociate avvenne durante una calda mattina d'estate.
Ero sul balcone, seduta a gambe incrociate su un morbido cuscino giallo a stampa floreale.
Mio fratello aveva tra le mani la sua settimana enigmistica, il suo immancabile appuntamento/sfida con la cultura.
Avrò avuto sei anni, sette al massimo. Ma quei quadretti bianchi e neri mi affascinavano. Celavano un mistero tutto da scoprire. Erano degli spazi vuoti tutti da riempire. All'inizio con scarabocchi. Poi con parole azzardate.

Col passare del tempo, ricordo le penne mangiucchiate nel cercare di trovare il senso di una sciarada, di un rebus o di un indovinello.
Ricordo le ripetute cancellature o storpiature di lettere per riscrivere correttamente una risposta precedentemente scritta sbagliata.

Oggi non ha più senso giocare in questo senso.

Una volta bisognava aspettare con trepidazione il prossimo numero per controllare le risposte esatte agli enigmi e nel frattempo tentare e ritentare a trovare sull'enciclopedia cartacea (perché esistono enciclopedie non cartacee?) l'arcana soluzione.

Adesso basta un clic. 

Oggi, insomma, siamo tutti dei gran bari.

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Meet The Author

Volevo fare la scienziata. Questo blog è il mio esperimento scientifico di durata annuale per dimostrare che la gratitudine è la ricetta mastercheffiana per raggiungere la felicità. Seguitemi. Ve ne sarò 365 volte grata.

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