Sono grata per le Password.
Una per il PC. Una per l'email. Una per i social network di tendenza. Una per il cellulare. Una per il bancomat. Una per la banca online. Una per l'INPS. Una per il PC di lavoro. Una per il tablet. Una per il portale del comune. Una per i siti stile groupon. Una per il lucchetto della valigia. Una per il cuore dell'amato.
Le miriadi di chiavi alfanumeriche che dobbiamo quotidianamente ricordarci a memoria ci permettono non solo di tenere al sicuro delle informazioni altamente confidenziali (come no), ma ci consentono anche di allenare il muscolo del nostro cervello troppo spesso abituato ad avere tutto-bello-che-salvato dalla tecnologia prêt-à-porter.
Insomma, sto religiosamente mettendo in pratica il consiglio di Eco al nipotino: non solo ho già imparato a memoria "La vispa Teresa" ma sto cambiando le numerose password della mia vita virtuale solo per il gusto di tenere allenata la mia mente. Facendola impazzire.
Insomma, sto religiosamente mettendo in pratica il consiglio di Eco al nipotino: non solo ho già imparato a memoria "La vispa Teresa" ma sto cambiando le numerose password della mia vita virtuale solo per il gusto di tenere allenata la mia mente. Facendola impazzire.
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