Cerotti

Sono grata per i Cerotti.
In un mondo fatto di tagli, graffi, ferite e bruciature, è difficile immaginare che non ci sia un qualche tipo di cerotto invisibile che aiuti ad attutire tutti i colpi che riceviamo dalla vita.
Un cerotto per le delusioni amorose.
Un altro per le ingiustizie subite.
Per un fallimento non meritato.
Per un sogno andato in frantumi.

Il mio cerotto onni-causale e' la mia famiglia, quei volti tanto amati e quelle voci così amabili che riescono a darmi un senso di avvolgente protezione istantanea non appena penso a loro. 
Sono come un balsamo riparatore capace di alleviare qualsiasi dolore. Anche a distanza.
Mi basta pensare al modo in cui Emma si toglie precipitosamente le scarpine nel momento in cui varca l'uscio di casa per poi lanciarle in aria come si fa con quei cappelli neri quadrati quando si ottiene una laurea americana (lei infatti ultimamente si è specializzata in balistica). 
Mi basta pensare al modo in cui Daniele inforca con vigore ogni tipo di pasta rischiando di rompere il piatto.
A come mia madre parla al telefono strillando verso il suo interlocutore che evidentemente reputa sordo e poi tale lo fa veramente diventare.
All'inconscio intercalare di mio padre il quale, tra una frase e l'altra del discorso, dice sempre "Va bene?".
A come mio fratello mi comprime le dita tra le sue in una specie di morsa umana molleggiante sin da quando ero bambina.
Alle strane facce buffe che fa mia sorella quando si trova davanti allo specchio.  
Quando penso a tutto questo, mi sento stranamente meglio. Mi sento subito a casa.    
Non a caso il cerotto è stato inventato in un ambiente familiare per via dell'amore che un uomo aveva per sua moglie.

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L'immagine qui sopra l'ho trovata qui come parte di un'iniziativa  nata in Brasile che segnala ai pedoni una buca o una barriera architettonica presente sulla strada attraverso un "cerotto metropolitano". Leggete un po' qui per farvi un'idea di questo simpatico progetto ed immaginate ad occhi aperti come sarebbe Roma invasa dai cerotti. Di sicuro impraticabile.

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Meet The Author

Volevo fare la scienziata. Questo blog è il mio esperimento scientifico di durata annuale per dimostrare che la gratitudine è la ricetta mastercheffiana per raggiungere la felicità. Seguitemi. Ve ne sarò 365 volte grata.

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